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lunedì 2 settembre 2013

rimedi naturali

www.vueling.com/Ofertas-Vuelos/ Questa guida indica quali sono le piante officinali più indicate contro i vari disturbi epatici. Istruzioni 1 Il fegato è sicuramente uno degli organi fondamentali del nostro organismo, perché è la “centrale biochimica” che metabolizza le sostanze nutrienti del cibo e neutralizza, favorendone l’ eliminazione, le sostanze estranee più o meno tossiche. E’ anche la più grossa ghiandola del corpo (pesa in media 1,5 kg) per via delle secrezioni biliari che produce. Le sue cellule (epatociti) svolgono anche la funzione di immagazzinare il glucosio come deposito (glicogeno) in forma polimerica, in modo simile a come fanno le piante con l’ amido. 2 A causa di tutte le complesse funzioni metaboliche che svolge, il fegato è esposto ad intossicazioni e disfunzioni varie, dal semplice affaticamento che causa gonfiore fino alle degenerazioni gravi ed irreversibili come la steatosi (degenerazione grassa delle cellule epatiche dovuta ad una dieta troppo ricca di grassi) la cirrosi e il cancro. Quindi è assolutamente necessario tenerlo in ordine, innanzitutto a livello preventivo. A questo scopo, varie piante officinali possono dare un aiuto sia nella prevenzione che nella terapia. 3 - la più comune di queste piante benefiche per il fegato è il carciofo (cynara scolymus), ma utilizzandone le foglie fibrose. Il carciofo è usato per trattare le malattie virali e le intossicazioni del fegato con tinture e decotti che si possono preparare anche in casa, anche se le forme più efficaci sono gli estratti secchi standardizzati. In particolare la cinarina, che si produce solo nei carciofi essiccati, facilita la produzione della bile e previene l’ ittero ostruttivo, mentre gli estratti di carciofo nel loro complesso (ricchi di acidi caffeilchinici, flavonoidi, steroli vegetali e vitamine) favoriscono la digestione di chi soffre di insufficienza epatica, lo smaltimento dei grassi dal fegato ed aiutano soprattutto nei disturbi delle vie biliari per fluidificare la bile e prevenire la formazione di calcoli, come recentemente dimostrato dalle ricerche cliniche. 4 - il cardo mariano (sylibum marianum) è usato per i suoi frutti per il suo contenuto di flavoni (soprattutto i quattro isomeri della silimarina) in tutte le malattie epatiche dovute ad alcolismo (cirrosi), intossicazioni, disturbi metabolici e causate da farmaci (iatrogene), quando è presente un danno anatomico e funzionale per facilitare la rigenerazione delle cellule epatiche. Insieme al carciofo, il cardo mariano è una delle erbe più importanti per la cura delle disfunzioni non biliari del fegato ed è spesso coltivato per scopi medicinali e cosmetici, anche se si trova frequentemente allo stato selvatico. Per esempio, il cardo mariano rientra come salvavita nella terapia normale in caso di avvelenamento da amanita phalloides, il più velenoso tra i nostri funghi. Questo rende la silimarina un composto molto ricercato per la medicina farmacologica. Non si consiglia di preparare tisane, estratti secchi o tinture alcoliche, ma di usare la silimarina purificata, disponibile in commercio con diversi preparati. 5 - il tarassaco, o dente di leone (taraxacum officinalis) è un’ erba perenne tipica dei prati e comune in tutto il mondo che produce dei fiori gialli. Le sue radici e le foglie sono le parti usate in medicina come stimolante epatico e per la cura delle disfunzioni epatiche. In particolare, facilita la rimozione della bile e aiuta l’ eliminazione dei calcoli biliari. Le foglie sono buone da mangiare anche con l’ insalata. 6 - la verbena (verbena officinalis) è utile per depurare e tonificare il fegato. - La radice del ginseng, tra le tantissime proprietà che gli vengono accreditate, aiuta il fegato perchè abbassa il tasso lipidico del sangue. - Il finocchio agisce come tonificante e disintossicante anche sul fegato, cosi come la liquirizia, il rabarbaro, la borragine, la fumaria, la menta ed il rosmarino. 7 Preparazioni utili a) decotto depurativo: si usano 20 g di radice di bardana, 20 g di radice di tarassaco, 20 g di fumaria e 30 g di menta delicata, si bolle per 10 minuti in 1 litro d’ acqua, si raffredda per 5 minuti e si filtra. Si bevono da 2 a 4 bicchieri al giorno, lontano dai pasti. 8 B) tisana disintossicante: si prepara una miscela con 20 g di ognuna delle seguenti erbe tritate: cardo mariano, tarassaco, rabarbaro, finocchio e liquirizia. Si usa un cucchiaio di questa miscela ogni 250 ml di acqua. Si versa l’ acqua bollente sulla miscela di erbe, si lascia in infusione per 4-5 minuti e si filtra. Si può anche aggiungere miele per dolcificare. E utile come disintossicante anche in caso di transaminasi alte. 9 Riferimenti: http://www.anagen.net/fito.htm http://www.medicina-benessere.com/medicina_alternativa/erbe_fegato.html http://spazioinwind.libero.it/claudioitaliano/cura_steatosi2.htm http://www.kwsalute.kataweb.it/notizia/0,1044,4068,00.html Ads by Google Examen Colon en Canarias Precios Exclusivos para tí en las Mejores Clínicas. Aprovéchalo ya! Medprive.com/Rectoscopia

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